Giorno dell'intervento

Una delle sale operatorie di neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital

Il giorno dell’intervento, circa un’ora prima dell’intervento e dopo la preparazione preoperatoria (doccia, digiuno, calze anti-trombosi…) il paziente viene portato nella zona d’attesa del blocco operatorio dove sarà accolto dal personale: infermieri di sala operatoria, anestesisti, neurochirurghi, tecnici…

Viene preparato per l’anestesia e poi trasferito in sala operatoria dove sarà addormentato per un’anestesia generale.

Avrà quindi luogo l’intervento chirurgico. 

Gli interventi chirurgici sul cranio si effettuano generalmente in microchirurgia (con l’aiuto del microscopio operatorio) oppure con l’endoscopio (chirurgia transnasale dell’ipofisi, chirurgia endoventricolare e della base cranica), mentre gli interventi sul rachide consistono in microdiscectomia (asportazione di ernie del disco con l’aiuto del microscopio operatorio), laminectomia oppure tecniche di artrodesi (strumentazione per la correzione e la stabilizzazione delle vertebre).

Spesso gli interventi al cranio si eseguono con l’aiuto della neuronavigazione (sistema simile ad un gps per orientarsi all’interno del cranio).

Generalmente il risveglio del paziente avviene in sala operatoria. Si effettua una sorveglianza per un periodo variabile (da 30 min a 2 ore generalmente) prima del trasferimento nella sua stanza nel reparto di neurochirurgia, dove sarà accolto dal personale infermieristico e medico.

Per la quasi totalità degli interventi cranici oppure per gli interventi sul rachide con un rischio di complicanze più importante, il paziente viene trasferito nel periodo postoperatorio nel reparto di Terapia Intensiva, in generale unicamente per la notte postoperatoria, ma talvolta per un periodo di tempo più lungo. Dopo la sosta in Terapia Intensiva, il paziente ritorna nella sua stanza nel reparto di neurochirurgia.