Il tempo di ricovero medio dopo gli interventi sul cranio o nei casi di artrodesi del rachide dorso-lombare è di 3-6 giorni, mentre per interventi di microdiscectomia o artrodesi cervicale per via anteriore il tempo di ricovero si riduce a 2-4 giorni. Questa tempistica è solo indicativa in quanto potrebbe subire variazioni in considerazione delle condizioni del paziente.
Durante il periodo postoperatorio verranno effettuati uno o più esami strumentali di controllo (TC, radiografie, risonanza magnetica…)
Il giorno della dimissione, il paziente riceve, per sé stesso e per il suo medico curante, la lettera compilando tutte le informazioni sul ricovero: storia clinica, tipo di intervento eseguito, risultato degli esami strumentali e del sangue, terapia da seguire, medicazioni e rimozione dei punti di sutura.
Il paziente si presenta all’ufficio accettazione dove può anche richiedere la cartella clinica e le copie degli esami strumentali eseguiti durante il ricovero.
Le prime terapie prescritte sono quelle antalgiche, che possono essere associate a farmaci antiinfiammatori o corticoidi, per un periodo limitato. Secondo il caso, possono essere aggiunti altri farmaci (antiepilettici, antidolore neuropatico…).
Le medicazioni vengono cambiate una o più volte durante il ricovero e il giorno prima della dimissione. Saranno poi da rifare ogni 4-5 giorni o ogni volta che si bagna o si sporca, fino alla cicatrizzazione.
I punti di sutura (in caso la sutura non è stata effettuata con un filo riassorbibile) devono essere rimossi, generalmente a partire di 10 giorni dopo l’intervento, dal medico curante o dal neurochirurgo.
– In caso di sintomi generali: febbre, stanchezza anomala, perdita di appetito, di peso…
– In caso di sintomi locali: cicatrice rossa, gonfia, particolarmente dolorosa, maleodorante, perdite dalla cicatrice (pus, liquido chiaro come l’acqua…), deiscenza.
– In caso di comparsa di nuovi dolori intensi
– In caso di comparsa di nuovi sintomi neurologici: forte mal di testa, debolezza o paralisi di un arto, difficoltà a parlare, declino cognitivo acuto…
La chirurgia del cranio è generalmente poco dolorosa. Il paziente può avere un senso di stanchezza dopo l’intervento.
Generalmente il riposo a casa consigliato è di 4-6 settimane, o di più se esistono dei disturbi neurologici che necessitano una riabilitazione.
È consigliato di evitare di guidare le prime settimane, a fortiori in caso di trattamento antiepilettico.
Dopo un intervento al cranio si può, senz’altro, vivere una vita normale, dopo il periodo di riposo consigliato.
Se la chirurgia consisteva nell’asportazione di una lesione tumorale, i risultati della sua natura (istologica, immunologica, molecolare…) verranno comunicati al paziente mediamente entro 15 giorni, anche se possono richiedere meno tempo oppure di più (qualche volta fino ad un mese in caso di riletture nazionale o realizzazione di esami più specifici).
La visita di controllo con il neurochirurgo è, in genere, prevista dopo un mese o due. Dopo la dimissione, è importante programmare la visita di controllo insieme al chirurgo.
Secondo la patologia trattata, può essere necessario realizzare una TC o una risonanza del cranio prima di tale visita. Questa informazione verrà specificata dal neurochirurgo.
Le visite successive dipendono dalla patologia, però spesso il controllo si fa a 3 mesi, 6 mesi, un anno, e poi eventualmente annualmente.
La chirurgia della colonna vertebrale (cervicale, dorsale e lombare) necessita un periodo di riposo della schiena per diminuire i vincoli meccanici ed evitare i dolori. La microdiscectomia (asportazione di ernia del disco) e la chirurgia di artrodesi per via anteriore (artrodesi cervicale e artrodesi lombare anteriori), oppure posteriore con tecnica mininvasiva, generalmente generano meno dolori.
Le chirurgie di artrodesi con strumentazione della colonna possono necessitare un sopporto esterno di tipo busto (fascia lombare) o collare morbido. Questo verrà stabilito con il neurochirurgo alla visita preoperatoria o dopo l’intervento.
La durata di mantenimento del busto o del collare è generalmente di 4-6 settimane quando è usato come sostegno ai muscoli. Il neurochirurgo può autorizzare la rimozione del sostegno durante la notte o per lavarsi.
Quando invece la situazione necessita un sostegno rigido (traumatologia, instabilità, tumori, strumentazione o colonna vertebrale non abbastanza solide…) può essere necessario per un periodo più lungo (3 mesi).
Il primo motivo per eseguire una chirurgia sulla colonna vertebrale è generalmente il dolore. Questo dolore può colpire la struttura del rachide oppure i nervi, provocando radicolopatie.
Spesso i dolori meccanici acuti dovuti ad una compressione recente di un nervo (lombosciatalgia, sciatica, cruralgia…) diminuiscono radicalmente dopo l’intervento. I dolori cronici sia dei nervi che del rachide (cervicalgia, lombalgia…) possono richiedere più tempo per diminuire.
Qualche volta, soprattutto se sono dovuti a molti fattori, non si risolvono completamente. L’obiettivo del chirurgo del rachide e di proporre al paziente un miglioramento della qualità di vita.
In caso di dolore neuropatico preoperatorio (infiammazione cronica di una radice nervosa portando a dolori tipo formicoli, sensazione di bruciore, iposensibilità…) in più al dolore meccanico di compressione nervosa, il paziente può continuare a presentarlo per qualche tempo.
Sia durante il periodo postoperatorio che in maniera generale, è importantissimo considerare una buona igiene della schiena. Significa adottare giuste posture per ridurre i vincoli meccanici sulla colonna vertebrale, i dischi, legamenti, articolazioni, muscoli e sul materiale di artrodesi.
L’importante è evitare di portare carichi, evitare ogni sforzo in flessione e reggere la schiena dritta. È sconsigliato guidare durante le prime settimane.
La migliore della rieducazione si fa camminando; aiuta alla cicatrizzazione dei tessuti, alla rigenerazione e al rinforzo osseo, alla fusione in caso di artrodesi, al rilassamento e al rinforzo muscolare e permette a ridurre il dolore postoperatorio o cronico.
Generalmente, nessuna rieducazione fisioterapeutica sulla schiena è necessaria durante il riposo postoperatorio. Diventa invece necessario in caso di disturbi neurologici (problemi a camminare, debolezza di un gruppo di muscoli o di uno o più arti) e per la rieducazione muscolare e posturale della schiena dopo 1 o 2 mesi dopo l’intervento.
La visita di controllo con il neurochirurgo è, in genere, prevista dopo un mese o due. Dopo la dimissione, è importante programmare la visita di controllo insieme al chirurgo.
Secondo la patologia trattata, può essere necessario realizzare esami strumentali di controllo: radiografie o TC o risonanza della colonna vertebrale prima di tale visita. Questa informazione verrà specificata dal neurochirurgo.
Dopo una chirurgia di microdiscectomia, è generalmente prevista solo una visita di controllo, senza realizzazione di esami strumentali postoperatori.
Le visite di controllo successive, dopo una chirurgia di artrodesi si effettuano, in genere, a 3 mesi, 6 mesi ed eventualmente un anno, al fine di controllare la diminuzione dei sintomi e la giusta fusione vertebrale.
Secondo l’età e le condizioni del paziente, è consigliato effettuare una rieducazione posturale e muscolare della schiena al fine di rinforzare la schiena, per evitare la riformazione del problema ed evitare dolori cronici.
In caso di dolore persistente alla schiena, è consigliato una fisioterapia di massaggi e rilassamento muscolare.
È consigliato praticare esercizio frequentemente e camminare ogni giorno.
Il rinforzo della cintura muscolare lombo addominale permette di diminuire i vincoli sulla struttura vertebrale, discale e legamentosa della colonna, limitando la degenerazione discale (discopatia), la formazione di ernie del disco o la deformazione della schiena. Si può praticare da solo o con l’aiuto di un fisioterapista.
È consigliato riprendere le attività sportive gradualmente, cominciando dagli esercizi isometrici senza carica di pesi (cammino, nuoto, bici ellittiche…)
Gli esercizi per la schiena e il collo sono essenziali per mantenere la corretta postura della colonna vertebrale e fanno generalmente parte di qualsiasi programma di trattamento delle patologie che causano dolore alla schiena e al collo. Questi video forniscono istruzioni informative e suggerimenti sulle tecniche e sugli esercizi corretti da eseguire per alleviare il dolore a schiena e collo e assicurare una colonna vertebrale forte e sana.
Neurochirurgo Senior Consultant, specialista in chirurgia Cerebrale, Vertebrale mini invasiva e pediatrica, presso il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), GVM Care & Research, ospedale di alta specialità, accreditato S.S.N. e convenzionato con la maggior parte dei circuiti assicurativi internazionali.
Segreteria 348 916 3317
Aperta da Lun a Ven dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00
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