Il meningioma è un tumore cerebrale generalmente benigno che interessa le meningi, ma può anche coinvolgere i tessuti nervosi circostanti attraverso un’azione di compressione. Vale la pena ricordare come sono strutturate le meningi.
Come sono fatte le meningi?
Le meningi sono membrane che avvolgono cervello e midollo spinale. Sono composte da tre strati, andando dall’interno verso l’esterno:
- pia madre, dove i vasi sanguigni portano nutrimento alla superficie del sistema nervoso centrale
- aracnoide
- dura madre, all’interno della quale i vasi sanguigni alimentano il cranio
Classificazione dei meningiomi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato i meningiomi identificandone 15 tipologie in base alla morfologia delle cellule che li compongono (sottotipi istologici):
- Grado I Benigno
- Grado II Atipico, che cresce più rapidamente e può espandersi nel cervello. Se atipico, il meningioma cerebrale si può riformare con maggiore facilità
- Grado III Maligno, caratterizzato da uno sviluppo ancora più veloce e da anomalie cellulari più marcate. Ha ancora più possibilità di diffusione e di recidiva
I fattori di rischio
Alcune categorie di soggetti rischiano maggiormente di sviluppare un meningioma, che si presenta più frequentemente nelle donne (2 volte più degli uomini) e in generale nelle persone tra i 30 e i 70 anni. Proprio la maggiore incidenza nei soggetti di sesso femminile ha fatto concentrare l’attenzione degli scienziati sulla relazione fra meningioma cerebrale e ormoni: estrogeni, progesterone e androgeni sono stati rilevati in alcuni di questi tumori, così come il suo sviluppo è connesso a ciclo mestruale, gravidanza e cancro al seno. È però da sottolineare che le probabilità di diagnosticare un meningioma maligno sono 3 volte superiori negli uomini rispetto alle donne. Nei bambini il meningioma è un’eventualità più rara, anche se in alcuni casi è stato osservato un legame fra questo tumore in età pediatrica e l’esposizione a radiazioni ionizzanti. È infine da considerare il ruolo della neurofibromatosi di tipo 2, una patologia genetica che aumenta il rischio di sviluppare meningiomi maligni o multipli. Il meningioma non è ereditario, ma può diventarlo come conseguenza di questa patologia.
Meningioma: sintomi e tipologie
Il meningioma può dare sintomi come:
- cefalea
- convulsioni
- disturbi dell’umore e del comportamento
- sonnolenza
- confusione
- deficit neurologico focale progressivo
- perdita dell’udito o acufene
- disturbi della vista
- debolezza muscolare
- nausea
- vomito
A seconda della sede in cui il meningioma si trova, viene identificato con una precisa tipologia, che a sua volta può manifestarsi con sintomi caratteristici:
- meningioma del seno cavernoso, nel plesso venoso che drena il sangue venoso dal cervello al cuore
- meningioma dell’angolo ponto-cerebellare, prossimo al margine laterale del cervelletto
- meningioma della convessità cerebrale, sulla superficie cerebrale subito sotto la calotta cranica, che può portare a mal di testa, convulsioni, deficit neurologici
- meningioma del forame magno o foro occipitale
- meningioma intraorbitario, che può causare un aumento della pressione all’interno dell’orbita e di conseguenza lo sporgere dei globi oculari e, nei casi più gravi, la perdita della vista
- meningioma intraventricolare, nelle cavità in cui avviene il passaggio del liquido cerebrospinale. Se esso risulta bloccato, può svilupparsi l’idrocefalo ostruttivo, con mal di testa, vertigini e alterazione delle funzioni mentali
- meningioma della doccia olfattoria, lungo i nervi che connettono cervello e naso e permettono di percepire gli odori. Se la compressione sui nervi è intensa, possono verificarsi perdita dell’olfatto e della vista
- meningioma parasagittale e della falce, statisticamente il più comune, che può presentarsi con alterazione di pensiero e memoria, convulsioni, intorpidimento degli arti inferiori
- meningioma della rocca petrosa, la parte di osso temporale in cui sono custoditi gli organi responsabili dell’udito
- meningioma della fossa posteriore, nella zona posteriore del cervello. Questa tipologia può causare perdita dell’udito, problemi dell’equilibrio e della coordinazione
- meningioma sfenoidale, vicino all’osso sfenoide, che può manifestarsi con problemi della vista, intorpidimento del volto e convulsioni
- meningioma spinale, localizzato nella colonna vertebrale, legato a possibili dolori alla schiena e agli arti
- meningioma soprasellare, nell’area in cui è situata l’ipofisi, che può dare problemi alla vista
- meningioma del tentorio, presso il punto di connessione fra cervello e tronco cerebrale
Meningioma: dalla diagnosi all’intervento
Non è facile riconoscere i sintomi di un meningioma cerebrale, che può avere uno sviluppo molto lento e non è caratterizzato da sintomi così specifici. Gli strumenti più utilizzati sono la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, anche se a volte il solo metodo per ottenere una diagnosi certa è la biopsia eseguita dal neurochirurgo. Il momento della diagnosi è molto importante: più il soggetto è giovane, più la prognosi è positiva. Anche se solitamente il meningioma non influisce sull’aspettativa di vita (quando benigno), può però modificare la qualità della vita se i sintomi si rivelano importanti. È quindi importante identificare il trattamento giusto. Dato che il meningioma cerebrale ha in genere un’estensione precisa, la rimozione chirurgica completa è la migliore opzione. L’intervento si esegue con una craniotomia per accedere al tumore, che viene asportato insieme alle fibre che lo collegano ai rivestimenti di cervello e ossa. Naturalmente, la possibilità di un intervento chirurgico dev’essere valutata attentamente, sulla base della singola situazione del paziente. Se il meningioma non può essere rimosso chirurgicamente, la radioterapia può essere considerata un’alternativa. Esiste per il meningioma una cura farmacologica? In realtà no, anche se l’evoluzione della ricerca ha permesso di ottenere agenti chemioterapici più mirati a trattare il tumore maligno. In alcuni casi il meningioma si manifesta con elementi calcifici, ovvero ossificati: il meningioma calcifico è più comune nei soggetti anziani e in genere non ha necessità di essere trattato.